Il Naturalismo è un movimento che nasce in Francia alla fine dell'Ottocento come applicazione diretta del pensiero positivista e che si propone di descrivere la realtà psicologica e sociale con gli stessi metodi usati nelle scienze naturali.
Lo scrittore cerca di esprimere la realtà nel modo più oggettivo ed
impersonale possibile, lasciando alle cose e ai fatti stessi narrati, la
descrizione del compito di denunciare lo stato della situazione
sociale, evidenziando il degrado e le ingiustizie della società. Gli
scrittori naturalisti abbandonano la scelta narrativa del narratore
onnisciente, che sa tutto dei personaggi e che racconta la storia in
terza persona, comune nel romanzo romantico, sostituendola con una voce
narrante che assiste ai fenomeni descritti, così come accadono.
Il caposcuola del naturalismo francese fu di certo Emile Zola. Lo scrittore francese Émile Zola ha offerto un modello esemplare del naturalismo nella sua opera narrativa. Da Thérèse Raquin al ciclo I Rougon-Macquart,
i suoi romanzi costituiscono un immenso affresco della società del suo
tempo, osservata e documentata con un rigore scientifico che nulla
toglie a una immaginazione esuberante.
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